mercoledì 20 aprile 2011

L'allieva

L'ALLIEVA
di Alessia Gazzola



È giovane. È brava.
Non regge bene le autopsie.
Ma ha tutta la morte davanti.

Trama: Alice Allevi è una giovane specializzanda al secondo anno presso l'Istituto di medicina legale di Roma. Ama profondamente il suo lavoro, ma la sua sbadataggine la mette spesso nei guai e rende impossibile per i suoi docenti aver buone opinioni sul suo operato. Durante un sopralluogo all'apparenza come tanti altri, Alice si accorge di conoscere la vittima: una conoscenza superficiale e fugace, ma tanto basta a coinvolgerla emotivamente come mai le era accaduto prima. Per riuscire a partecipare alle indagini dovrà dimostrare a tutti, e soprattutto a se stessa, quanto vale.

Giudizio personale: La fascetta che accompagna questo romanzo cita testualmente: "Ha studiato da Kay Scarpetta." e questo è bastato per farmi acquistare il libro senza pensarci due volte, vista la mia passione smisurata per l'anatomopatologa partorita dalla fantasia di Patricia Cornwell. Iniziando la lettura però ero un po' timorosa di trovarmi tra le mani l'ennesimo giallo italiano di scarsa qualità che fa il verso ai Thriller americani perché si sa, spesso le fascette promozionali sono fuorvianti. Invece posso dirmi assolutamente soddisfatta: è stata una lettura piacevole e a tratti molto divertente. La protagonista è una vera pasticciona, quella che, usando un gergo da serial TV statunitensi, potremmo definire Loser, perdente. Combina danni ad ogni movimento e questo la rende poco credibile agli occhi dei superiori, nonostante sia dotata di grandi capacità intuitive e abbia una passione smisurata per il suo lavoro. La sua vita così sottosopra e in balia della sua distrazione cronica e lo stile narrativo dell'autrice, frizzante ed ironico, ricordano vagamente Sophie Kinsella e il suo personaggio più famoso, Rebecca Bloomwood. Come Rebecca, Alice non riesce a stare lontana da guai ritrovandosi in situazioni al limite del comico e del paradossale, riuscendo persino a perdere un cadavere. Il suo maggior difetto però è la totale mancanza di autostima: lei è brava ma, come dice Arthur, non si sa vendere, non sa imporre il suo valore. Le indagini in cui è coinvolta poi, riguardano un giallo tipicamente italiano e molto attuale, cosa che rende il romanzo più vicino a noi di quanto non possa esserlo un best seller anglosassone. Il giallo e l'aspetto più chick-lit del romanzo si intrecciano alla perfezione, rendendo la lettura veloce e spassosa. Tuttavia, nel seconda parte del libro, la trama vira un po' troppo sugli aspetti più rosa lasciando in secondo piano quello che dovrebbe essere il tema principale, ovvero il giallo da risolvere. Nel romanzo sono anche presenti citazioni di marchi famosi, cosa sempre più diffusa anche nei libri italiani e che non amo particolarmente.
Nel complesso un buon esordio, che ha tutte le premesse per essere il primo romanzo di una lunga serie.
Voto: 8

Citazione: "Pertanto, irrisa da colleghi che giocano al Dr House ed esclusa da quelli che si sentono protagonisti di un romanzo della Cornwell, non posso che considerarmi un'appendice vermiforme della Medicina legale."

Edizione: Longanesi

Collana: Nuova Gaja Scienza

Pagine: 369

Prezzo: 18,60 €

Anno: 2011

Codice ISBN: 978-88-304-2997-0


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