martedì 30 agosto 2011

Teaser Tuesday n°6

Ritorna l'appuntamento con la rubrica del martedì ideata da MizB del blog Should Be Reading.


Poche semplici regole:

  • Prendete il libro che state leggendo
  • Apritelo ad una pagina a caso
  • Riportate sul vostro blog un breve passo di quella pagina
  • Ricordate di scrivere il titolo e l'autore di suddetto libro, in modo tale che chi ne sia rimasto colpito possa inserirlo nella sua wish list
  • Attenzione a non pubblicare spoiler!
Il teaser di oggi

"Se la scelta di intervenire chirurgicamente resta un fatto privato sulle cui conseguenze sarebbe doveroso riflettere - ma in merito al quale naturalmente ognuno di noi è libero di agire in assoluta autonomia -, la scelta di proporre all'interno di uno strumento mediatico quasi soltanto volti innaturalmente giovani non è invece scevra da ricadute sulle quali è urgente discutere. E' un fenomeno che non si può ignorare, proprio perché la televisione, ci piaccia o no, crea modelli."
(tratto da "Il corpo delle donne" di Lorella Zanardo pagina 85)

lunedì 29 agosto 2011

Prossimamente in libreria: PER FORTUNA MI HAI TRADITO

Il nuovo romanzo della scrittrice bestseller di Amburgo: un trionfo di umorismo e sarcasmo, frecciatine ben piazzate e altre succose malvagità. Ildikò von Kürthy è una delle autrici di punta del catalogo Sonzogno e le sue commedie sentimentali sono bestseller mondiali.


Dati tecnici
Titolo: Per fortuna mi hai tradito
Autore: Ildikò von Kürthy
Editore: Sonzogno
Prezzo: 18,00 €
Codice ISBN: 978-88-454-2495-3

In libreria dal 7 settembre
"Ho appena compiuto 40 anni, ma c'è di peggio. Ho scoperto la verità sul mio matrimonio: Marcus - il mio fedele, mite adorato marito - mi tradisce. Forse è la fine. Oppure è l'inizio?"

Trama: Dopo un istante di smarrimento, Vera, anziché separarsi dall'uomo della sua vita, decide di fargli il dispetto più grande: provare a riconquistarlo. Si dà quattro settimane di tempo per diventare la donna che non si può tradire. Si iscrive a un corso su "come essere più belle da nude", comincia a uscire con uomini che le offrono champagne, torna a casa all'alba con vuoti di memoria. La guidano, nella sua rinascita, le parole di zia Helga: «La ricetta del mio matrimonio felice? Sono stata sempre innamorata. ma non di mio marito, naturalmente.» Vera impara così che per una donna che vuole essere desiderabile non c'è niente di meglio della sfrontatezza: altro che la vecchia buona reputazione, strada sicura per intristirsi. Il guaio è che, alla fine, Vera sembra essere riuscita fin troppo bene nel proprio intento: è diventata una irresistibile femme fatale che cattura qualunque maschio incroci il suo sguardo. Ma una donna così può accontentarsi di riconquistare il marito? Un nuovo romanzo capace di divertire e, allo stesso tempo, provocare sui temi della seduzione e della femminilità.



Una donna indietreggia solo per prendere meglio la rincorsa - Zsa Zsa Gábor

Molti di quelli che si credono morti in realtà sono soltanto sposati - Françoise Sagan

Quando un uomo apre con sollecitudine la portiera della macchina a una donna, o è l'auto a essere nuova oppure la donna - Uschi Glas

Le donne, in amore, vorrebbero vivere dei romanzi, gli uomini dei racconti brevi - Daphne Du Maurier

Tra due mali scelgo quello che non ho ancora provato - Mae West

venerdì 26 agosto 2011

La briscola in cinque



Titolo: La briscola in cinque
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Pagine: 162
Prezzo: 10,00 €
Formato: Brossura
Anno 1a edizione: 2007
Genere: Giallo
Codice ISBN: 978-88-389-2219-5

Trama: La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Per lungo tempo avevo sentito parlare di Malvaldi e dei suoi romanzi, e quando infine mi sono decisa ad acquistare La briscola in cinque, opera prima dell'autore nonché primo capitolo delle avventure del BarLume di Pineta, sono stata investita dai commenti entusiastici della mia libraia che a furia di tesserne le lodi pareva quasi un'addetta all''ufficio stampa della Sellerio. Caricato in valigia e pronto per accompagnarmi durante il mio soggiorno sulle rive del lago di Garda, è stato letteralmente divorato! Letto in mezza giornata. E devo ammettere che nonostante le premesse più che positive questo romanzo è stata una vera sorpresa. 
La storia si svolge a Pineta, immaginaria località balneare sita in provincia di Livorno, il cui centro di gravità permanente è il BarLume gestito dal giovane e brillante Massimo, il quale si trova suo malgrado testimone del ritrovamento di un cadavere. La vittima, giovanissima autoctona di buona famiglia, viene rinvenuta in un cassonetto non molto distante dal bar e da quel momento Massimo è inevitabilmente coinvolto nelle indagini. Indagini condotte dal ben poco promettente commissario Fusco, troppo impegnato a cercare nell'ovvio per prestare attenzione ai dettagli. A Massimo però non sfugge niente, e con il supporto di quattro pensionati praticamente domiciliati al bar, metterà insieme tutti i pezzi e, grazie a logica e deduzione, arriverà alla soluzione del caso. 
Questa è stata una lettura davvero piacevole e divertente perché, nonostante di delitti si parli, la voce narrante ci regala momenti di assoluto spasso grazie ai quattro vecchietti che fanno da cornice all'intero romanzo. Questi chiacchieroni, il cui sport preferito è impicciarsi dei fatti altrui, sono così veri da essere quasi tangibili, sempre pronti ad elargire perle di ironia pura e semplice. Sono sicura che se mi recassi al bar vicino casa troverei gli stessi quattro pensionati pettegoli impegnati in una diatriba tanto futile quanto comica, con un'unica differenza: il dialetto bolognese al posto di quello toscano. L'intreccio narrativo poi è ben riuscito e crea un giallo semplice ma efficace, con tutti gli indizi utili alla risoluzione del delitto nascosti alla luce del sole, pronti per essere colti da un occhio attento. Altrettanto positivo è il fatto che per una volta non abbiamo a che fare con un super poliziotto dal difficile passato, tutto muscoli e dal cuore d'acciaio che finisce con l'innamorarsi della collega di turno, ma bensì un ragazzo come tanti, un po' saccente, con una grande passione per la lettura e un nonno diabetico perennemente a caccia di gelati. Tuttavia i personaggi, per quanto simpatici ed efficienti, sono caratterizzati solo marginalmente e non in profondità: essendo però questo il primo volume di una serie, mi aspetto che l'autore ne approfondisca ulteriormente le varie sfaccettature di carattere nei prossimi libri che sono, in ordine, Il gioco delle tre carte e Il re dei giochi.
Voto: 8,5

Citazione: "- Di solito è in commissariato che si fanno le indagini. Non al bar. Mi sembra che in questo ci sia un po' di confusione.
- Assolutamente - interloquì Aldo. - In commissariato si fanno le indagini, è vero, ma qui si sottopone al vaglio del consorzio civile l'operato delle forze pubbliche che, in un paese democratico, il cittadino ha il dovere morale di valutare. Questo acciocché non sia abbia a cadere in una disdicevole accettazione supina che, lei mi insegna..."

Colonna sonora: Summertime di Janis Joplin
Consigliato a: ideale per tutti i gusti
Istruzioni per l'uso: divertitevi ad identificare i vostri nonni con uno dei quattro pensionati del romanzo

Buona Lettura!

giovedì 25 agosto 2011

Jane e la disgrazia di Lady Scargrave



Titolo: Jane e la disgrazia di Lady Scargrave
Autore: Stephanie Barron
Titolo originale: Jane and the Unpleasantness at Scargrave Manor
Traduzione: Alessandro Zabini
Editore: TEA
Collana: Narrativa TEA
Pagine: 314
Prezzo: 10,00 €
Formato: Brossura
Anno 1a edizione originale: 1996
Anno 1a edizione italiana: 2008
Genere: Narrativa NordAmericana
Codice ISBN: 978-88-502-1766-3

Intrecci avvincenti, colpi di scena trascinanti, ricostruzioni storiche fedeli e una protagonista d'eccezione.

Trama: In visita presso l'amica, la bellissima e giovane Isobel Payne, Contessa di Scargrave, Jane Austen è testimone di una tragedia: il Conte Frederick, marito di Isobel, colto da improvviso e inspiegabile malore, muore in poche ore. La scomparsa prematura del marito, dopo tre soli mesi di matrimonio, getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che dell'inizio delle sue disgrazie: di li a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. Terrorizzata, Isobel invoca l'aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l'unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di comprensione dell'animo umano, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.
(dal risvolto di copertina) 

Giudizio personale: E' cosa universalmente riconosciuta che Jane Austen è materiale da maneggiare con molta cura, e come ho già scritto per la Aidan e la Bebris, nell'avvicinarmi all'opera di questa autrice ero molto più che timorosa. Rinfrancata dalle recensioni più che positive di Sylvia (di cui mi fido ciecamente) ho iniziato questa lettura piena di aspettative: aspettative ampiamente soddisfatte.
A differenza delle già citate Aidan e Bebris, la Barron non approfondisce le storie dei personaggi nati dalla meravigliosa immaginazione austeniana, né tantomeno ne continua le gesta; crea invece una serie di romanzi la cui protagonista è la stessa Jane Austen. Per farlo parte da un artificio tanto semplice quanto efficace ossia il ritrovamento di una serie di diari appartenuti alla Austen e arrivati, grazie a mirabolanti intrecci famigliari, nel seminterrato di una meravigliosa residenza sulle coste dell'Atlantico, appartenente ad amici della Barron. Questo stratagemma permette all'autrice di ricreare alla perfezione l'astmosfera tipica dei romanzi austeniani senza peraltro scimmiotarne lo stile. La Jane che ritroviamo fra queste pagine è esattamente come l'ho sempre immaginata: una donna estremamente intelligente, consapevole dei propri limiti (siano essi caratteriali, estetici o finanziari) e dei propri punti di forza, una donna acuta, ironica, forte e allo stesso tempo non priva di debolezze, e soprattutto simile sotto molteplici aspetti a quello che senza ombra di dubbio è il suo personaggio più famoso: Elizabeth Bennet.
La storia inizia con la morte, almeno in apparenza accidentale, di Lord Scargrave, da pochi mesi marito di Isobel Payne. Distrutta dal dolore e ancor più dall'infamante accusa di aver assassinato il consorte, Isobel chiede l'aiuto di Jane, unica persona di cui si fida e che sembra nutrire del sincero affetto nei suoi confronti. Da qui parte un intreccio direi quasi perfetto, dove le usanze e le atmosfere dell'Inghilterra di inizio ottocento sono brillantemente descritte e fanno da cornice ad un giallo in stile classico dall'ingranaggio ottimamente riuscito. I dettagli e gli indizi disseminati per il romanzo aiuteranno la nostra Jane a venire a capo di un arcano fatto di segreti e tradimenti, i cui protagonisti sono ben caratterizzati e strizzano l'occhio a diversi personaggi di austeniana memoria. La nostra eroina riuscirà a mettere insieme tutti i pezzi di un puzzle molto complesso, in una sorta di Signora del Giallo ante litteram.
Ad accompagnare il tutto ci sono numerose note a piè pagine utilissime per capire meglio alcuni dettagli biografici della Austen e ancor di più a definire in maniera chiara e comprensiva svariati particolari delle usanze dell'epoca Regency.
Per un più dettagliato giudizio aspetterò di aver letto almeno un altro paio di libri della serie, che se non sbaglio è costituita da ben 11 romanzi, sei dei quali editi in Italia dalla case editrice TEA.
Voto: 8,5

Citazione: "L'esperienza mi insegna che le amicizie sono come la moda femminile, Miss Austen: vanno e vengono con le stagioni e raramente sono di stoffa tanto robusta da resistere all'usura."

Colonna sonora: Divenire di Ludovico Einaudi
Consigliato: alle amanti della cara Zia Jane e a coloro che voglio gustarsi un buon giallo in stile classico
Istruzioni per l'uso: l'ideale sarebbe leggere questa delizia gustandosi una bella tazza di tè bollente, ma visto la canicola di questi giorni ve lo sconsiglio vivamente meglio un tè freddo!

Buona Lettura!

mercoledì 24 agosto 2011

Angelology



Titolo: Angelology
Autore: Danielle Trussoni
Titolo originale: Angelology
Traduzione: Anna Rusconi, Velia Februari
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Pagine: 498
Prezzo: 18,60 €
Formato: Copertina rigida, rilegato
Anno 1a edizione originale: 2010
Anno 1a edizione italiana: 2011
Genere: Fantasy
Codice ISBN: 978-88-429-1646-8

Il tempo è giunto: l'ultima battaglia tra il bene e il male è cominciata...

Trama: Quando il padre l'aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un'eccezionale collezione d'immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni '40 dall'ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d'ali: la storia dei Nefilim, le creature generate dall'unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell'esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché il destino dell'umanità è nelle sue mani.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Ennesimo caso editoriale accompagnato da una massiccia campagna promozionale, questo Angelology rischiava di essere una vera delusione, fortunatamente però è stata una piacevole lettura. Primo volume di una già annunciata trilogia dedicata agli angeli, la prima parte di questo romanzo è decisamente un po' ostica: ponendo le basi per l'intreccio narrativo è molto descrittiva e a volte un po' lenta nell'incedere. Superati le prime 100, 150 pagine circa la narrazione comincia ad acquistare carattere fino a farvi  ritrovare letteralmente incollati alle pagine. Il romanzo si colloca in bilico fra il thriller a sfondo religioso e il fantasy, generi molto in voga negli ultimi anni, e driblla brillantemente i cliché (non tutti ahimè) tipici dei due generi: per una volta non abbiamo a che fare con vampiri e/o licantropi che sempre più affollano le pagine degli urban fantasy, e a differenze dei più famosi thriller in stile Dan Brown non punta tutto sulla tensione crescente e sui continui colpi di scena. La storia è ben strutturata e narrata con diversi salti temporali utili a comprendere meglio l'ancestrale lotta fra bene e male; ricco di riferimenti alle tre grandi religioni monoteiste e ad altri miti può essere quasi considerato un romanzo sincretico. L'intreccio fra reale e finzione è a mio parere ben riuscito e rende il tutto ancora più avvincente. Ammetto però che leggere di questi angeli così malvagi mi ha un po' inquietata, sarà perché nel mio immaginario gli angeli sono portatori di buone notizie e nostri custodi mente in questo caso abbiamo a che fare con gli angeli caduti, ovvero i parenti più stretti di Lucifero. I protagonisti sono invece la parte peggiore del romanzo: in alcuni casi poco credibili in altri assolutamente prevedibili, a tratti comici. Già la scelta dei nomi mi sembra un po' troppo banale e lineare. Peccato, perché nel complesso una lettura interessante e perfetta sotto l'ombrellone!
Piccola postilla, riferita non tanto al romanzo quanto alla fascetta promozionale che recita testualmente "Eletto dal New York Times uno dei migliori romanzi dell'anno": ora, questo è certamente un buon romanzo, ricco di spunti, ma se questo è uno dei migliori dell'anno credo che gli altri siano piuttosto scarsi...
Voto: 7

Di Angelology sono già stati acquistati i diritti cinematografici dalla Columbia Pictures e dalla casa di produzione di Will Smith. Il film dovrebbe uscire nelle sale nel 2013.

Colonna sonora: Koyaanisqatsi di Philip Glass
Consigliato: ai curiosi del mondo degli angeli, a chi desidera una lettura senza pretese ma avvincente

Buona Lettura!


martedì 23 agosto 2011

Teaser Tuesday n° 5

Come ogni martedì (o quasi) eccoci arrivati all'appuntamento con Teaser Tuesday, rubrica ideata da MizB del blog Should Be Reading



Poche semplici regole:
  • Prendete il libro che state leggendo
  • Apritelo a una pagina a caso
  • Riportate sul vostro blog un passo tratto da quella pagina
  • Riportate titolo e autore del libro in questione, in modo che chi ne è rimasto colpito possa aggiungerlo alla sua wish list
  • Attenzione a non pubblicare spoiler!!



Il Teaser di oggi:


"Lentamente, una dopo l'altra, come in un rituale, accesi tutte le candele che Bea aveva disseminato nel salone. Un alone di luce morbida, simile a una ragnatela imprigionata nell'oscurità, palpitava nell'aria. Mi sedetti davanti al caminetto del salone, accanto alle coperte sporche di cenere che avevamo lasciato lì. Mi aspettavo che nella casa regnasse il silenzio, invece era abitata da mille voci: gli scricchiolii del legno, il vento fra le tegole del tetto, un'infinita varietà di ticchettii che correvano lungo le pareti e sotto il pavimento."

(Tratto da "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon, pagina 279)

lunedì 22 agosto 2011

Rientro

Dopo ben 2 settimane di assenza rieccomi di nuovo pronta per tante recensioni, peccato solo che le vacanze siano finite....
Sono tornata giusto ieri dalle mie tanto agognate ferie sulle meravigliose sponde del lago di Garda, per la precisione Torbole (luogo che amo smisuratamente). Ero partita piena di buoni propositi, convinta che sarei riuscita ad aggiornare il blog, ma poi, complice il tempo meraviglioso e il relax più assoluto, ho guardato il PC a stento. In compenso sono stati dieci giorni ricchi di letture molto soddisfacenti.

In arrivo quindi le recensioni di :
Angelology di Danielle Trussoni
Jane e la disgrazia di Lady Scargrave di Stephanie Barron
La bricola in cinque di Marco Malvaldi
e, appena l'avrò terminato (manca poco) L'ombra del Vento di Carlos Ruiz Zafon

E voi, come avete passato queste vacanze? Avete fatto buone letture?

lunedì 8 agosto 2011

Sconto sì sconto no

Scrivo questo breve post per chiarire la mia posizione a proposito della legge appena approvata dal Senato italiano che fissa a 15% il tetto massimo di sconto applicabile ai libri. Parto da una piccola premessa: lungi da me voler difendere una qualsivoglia legge varata da questo folle governo che disapprovo in toto e non volendone nemmeno fare una questione politica cercherò di essere il più obiettiva possibile. 
La legge Levi, come detto poc'anzi, fissa un tetto massimo di sconto del 15% sui prezzi di copertina e  del 20% per casi particolari (quali fiere del libro o altre manifestazioni di particolare rilevanza) e lascia sconto libero (fino a un massimo del 25%) per le campagne promozionali realizzate direttamente dagli editori che potranno però avere una durata massima di un mese e che saranno vietate nel mese di dicembre. Tale legge entrerà in vigore a partire dal 1 settembre.
Ribattezzata anche Anti-Amazon, questa legge dovrebbe in linea teorica tutelare i piccoli librai che sempre più stanno soccombendo sotto la spietata concorrenza delle grandi catene e soprattutto dei grandi negozi on-line (uso il condizionale perché in questo paese è d'obbligo visto come vanno di solito le cose), per questo motivo mi sentirei di approvarla. Da anni inseguo il sogno di poter aprire una mia libreria, sogno che ho praticamente abbandonato perché così come è adesso il mercato editoriale avrei vita brevissima; inseguendo questo sogno però ho frequentato diversi corsi, sia per il mestiere di libraio sia per il lavoro in editoria e grazie a loro ho avuto modo di imparare tantissime cose che stanno dietro a questo mondo. Ad esempio quante persone lavorano affinché un libro possa uscire in libreria, motivo per il quale spesso i prezzi di copertina ci sembrano esorbitanti. Soprattutto però ho potuto notare quanto il mercato sia falsato: in questo momento quando un libario acquista dalla casa editrice lo fa ricevendo uno sconto sul prezzo di listino che varia dal 25/30% per una piccola libreria al 40/45% per una libreria di catena. Questo differenza fa sì che la Feltrinelli, per fare un esempio, ti rivenda poi lo stesso libro con uno cospicuo sconto mentre la libreria "Pinco Pallino" con uno sconto molto basso o addirittura nullo. In questa maniera le regole di mercato sono diverse per i vari operatori; forse varrebbe la pena uniformarle alla base. Il mio timore infatti è che questa legge possa riversarsi solo ed esclusivamente sul consumatore, affossando ancora di più un mercato già instabile. 

Io credo fortemente nel libero mercato, per questo vorrei che accanto alle varie Feltrinelli, FNAC, Mondadori e così via potessero continuare a vivere i vari piccoli librai, perché ognuno di questi operatori apporta qualcosa di buono al settore dei libri, ma in questo preciso momento il mercato è falsato, pende tutto a favore dei grandi gruppi. Ora, la mia domanda è: servirà questa legge a bilanciare le cose? Oppure danneggerà tutti quanti? In Francia, ad esempio, il tetto massimo di sconto è fissato al 5%, eppure i francesi leggono molto più di noi. In questo paese però (ed è questo il problema più grave) manca completamente una politica di sostegno alla cultura: qui chi legge è uno sfigato, un perditempo, chi lavora in ambito culturale è generalmente considerato un "fancazzista" (scusate il francesismo). Manca, è davvero il caso di dirlo una cultura alla cultura, (passatemi il gioco di parole) e in questo contesto una tale legge diventa un'arma a doppio taglio. Non sarebbe forse il caso di risolvere il problema a monte? Fare in modo che i libri escano direttamente dalle case editrici con prezzi più bassi? Trovo francamente illogico prendersela col libraio che applica uno sconto basso e non con l'editore che ti pubblica un libro a 25 €. Magari abbassare ulteriormente l'IVA o eliminarla del tutto sui prodotti culturali? Aiutare le piccole librerie e le piccole case editrici con incentivi e facilitazioni per spezzare così il monopolio dei grandi gruppi? 
Forse sarebbe anche il caso che le case editrici, soprattutto i colossi del mercato, perseguissero piani editoriali un po' diversi da quelli attuali, cercando magari di variare maggiormente l'offerta e smetterla di continuare a propinarci le solite cose, i soliti libri tutti uguali. Forse una maggiore attenzione al "prodotto libro" permetterebbe davvero di abbassare i prezzi ed elevarne la qualità. Spero che questa legge non esautori completamente gli editori dalle loro responsabilità, ma che anzi li spinga ad abbassare i prezzi.
In conclusione ritengo che questa legge abbia buonissimi propositi, ma se non verrà supportata da una adeguata politica che investa realmente nella cultura potrebbe provocar solo danni.
Voi cosa ne pensate di questa legge? Dite la vostra! Fatevi sentire!

lunedì 1 agosto 2011

Speciale Estate: IL MASTINO DEI BASKERVILLE



Titolo: Il mastino dei Baskerville
Autore: Arthur Conan Doyle
Titolo originale: The Hound of the Baskervilles
Traduzione: Maria Buitoni Duca
Editore: Bur
Collana: I Grandi Romanzi
Pagine: 226
Prezzo: 7,90 €
Formato: Brossura
Anno 1ᵃ edizione originale: 1901
Anno 1ᵃ edizione italiana: 1902
Genere: Giallo, Classico della letteratura inglese
Codice ISBN: 978-88-17-15350-8


Trama: A Dartmor, nel Devonshire, aleggia una maledizione che da decenni colpisce gli eredi maschi della famiglia Baskerville. Narra la leggenda che tutto  ebbe inizio quando Hugo Baskerville, uomo sfrenato e blasfemo, uccise una giovane donna di cui si era invaghito. Subito dopo il crimine lo stesso Hugo fu privato della vita per mano di una belva enorme proveniente dagli inferi. Lunga era la scia di morti violente nella dinastia dei Baskerville, lunga e preoccupante al punto che l'ultimo erede, il giovane Henry, si rivolge al rinomato Sherlock Holmes per avere protezione e venire finalmente a capo del mistero che da secoli minaccia la sua famiglia.

Giudizio personale: Terzo appuntamento con la rubrica dedicata alle letture estive e anche oggi sono a proporvi un bel giallo. Intrigante, coinvolgente, questo romanzo è veramente speciale. Il merito ovviamente è di quell'irresistibile e inimitabile genio di Sherlock Holmes: un personaggio a dir poco meraviglioso. In questo romanzo il nostro investigatore si troverà al cospetto di misteriose forze dell'occulto che da quasi duecento anni perseguitano la dinastia dei Baskerville. Una sfida imperdibile per una uomo razionale come Holmes, che basa le sue indagini sul ragionamento e sulla deduzione. Con accanto l'inseparabile Watson arriverà a risolvere il caso con arguzia e intelligenza. Una trama avvincente, dall'intreccio perfetto e dallo stile impeccabile di Conan Doyle. I personaggi sono ben caratterizzati, descritti magistralmente. L'ambientazione poi è assolutamente eccezionale, sembra quasi prendere vita più ci si addentra nella storia, con atmosfere cupe e tenebrose che non lasciano scampo.
Questo romanzo fu pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista The Strand Magazine, a partire dall'agosto 1901. Con Il Mastino dei Baskerville Arthur Conan Doyle, in seguito alle innumerevoli richieste dei suoi ammiratori resuscita Sherlock Holmes, che aveva ucciso nel 1893 nel racconto L'Ultima Avventura. 
Se non avete ancora letto niente di Conan Doyle, questo romanzo rappresenta un perfetto punto di partenza. Se però preferite iniziare dal principio, e cioè volete assistere al primissimo incontro tra Holmes e Watson, allora buttatevi senza esitazione su Uno studio in rosso, primissima avventura di Holmes.
Curiosità: Umberto Eco nel suo celeberrimo Il Nome della Rosa cita esplicitamente questo romanzo, chiamando il protagonista Gugliemo da Baskerville.
Voto: 9

Citazione: "Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si cura mai di osservare."

Colonna sonora: Amber di Craig Armstrong
Consigliato a: questo romanzo è adatto veramente a tutti

Buona Lettura!
Italian Blogs for Darfur
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